Il 22 Agosto 1922, durante apposita seduta del Commissariato Centrale dell’A.S.C.I. – Associazione Scout Cattolici Italiani, venne immatricolato e censito come primo gruppo in Puglia, il Gruppo Scout San Severo 1 (unitamente nella stessa seduta al Firenze V e il Fiume 1). Al Gruppo fu dato il nome “Don Bosco” e con Assistente Ecclesiastico “ Don Ermidoro Caramaschi”.
Tale censimento è stato rinvenuto grazie al Centro Studi “Mario Mazza” che ci ha fornito copia autentica della rivista “L’Esploratore”, bollettino ufficiale dell’epoca della A.S.C.I.
Nel 1944 a San Severo, mentre ancora la guerra dilaniava il mondo, i ragazzi volgevano già il loro entusiasmo a qualcosa di più costruttivo: una decina di essi partecipò ad un corso per Esploratori tenuto dal Capitano delle truppe inglesi “Bear”, stanziatosi con le proprie truppe nei pressi dell’attuale Chiesa di Croce Santa. Due di loro misero a frutto quanto appreso ed intrapresero questa nuova avventura: ANTONIO IAFELICE e LEONARDO MORRICA. Reclutarono altri ragazzi e con la benevole accondiscendenza di Don FELICE CANELLI, Parroco di Croce Santa, diedero vita al primo Reparto di Esploratori: il SAN SEVERO 1 composto da 2 squadriglie, la RONDINE e l’AQUILA. Il Capitano Bear regalò agli esploratori una tenda “canadese” bianca e delle divise poi trasformate in uniformi scout, come voleva il fondatore dello scoutismo B.P. Le attività all’aperto venivano effettuate sulla via di Lucera a circa 1 km dal centro abitato, in località “fornaci.
I colori del “Riparto” espressi nel fazzolettone, furono il bianco con una striscia blu sul bordo.
Nel 1945 viene costituita la terza squadriglia la CERVO e le attività veniva svolte al boschetto “Di Lembo” a circa 4 km da San Severo sulla vecchia Via Fortore, dove venivano effettuati anche i bivacchi di fine settimana.
Nel 1946 il parroco Don Raffaele Mele di San Paolo di Civitate inviata il riparto per fare conoscere gli Esploratori ai suoi concittadini e dar vita ad un riparto anche nel suo paese. Parteciparono a questa uscita, oltre ad Antonio Iafelice, anche Pasquale De Salvio, Dario Lacci, Felicino Lufino ed altri che per la prima volta parteciparono alla processione del Corpus Domini in uniforme. Fu infatti la prima occasione in cui in uniforme si fece una uscita fuori dal proprio ambiente, considerando anche che a quei tempi gli Esploratori non erano ancora conosciuti e scambiati per soldati inglesi o addirittura derisi ed insultati.
Nel 1947 il Riparto prese il nome di Roald Amundsen, esploratore norvegese, e si trasferì definitivamente all’Istituto Salesiano, che ancora oggi ospita il Gruppo San Severo 1, dove avendo a disposizione tutto il cortile dell’Istituto, veniva svolte molte attività all’aperto.
Per la cronaca è questo il periodo post bellico dove la lotta tra i democratici e comunisti e la crisi economica della popolazione si rifletteva anche sulla vita associativa, infatti non si organizzarono quell’anno i campeggi estivi per mancanza di mezzi finanziari.
Nel 1948 da Caserta arrivò don GIOVANNI BISINELLA, che assunse l’incarico di Assistente Ecclesiastico. Un personaggio che diede con il suo entusiasmo nuovo impulso alle attività del Gruppo: vennero istituite 2 nuove squadriglie, la CERVO e la SCOIATTOLO. E nacque anche il primo Branco con il nome di SION con 3 “sestiglie” di Lupetti a cura dell’insegnante ANTONIO BALDASSARRE che assunse l’incarico di AKELA.
Si ottenne quell’anno dal Direttore dei Salesiani la nuova sede posta nei locali adiacenti l’inizio del vialetto d’ingresso all’Istituto. In questa sede e nel cortile adiacente avvennero tutte le attività proprie del metodo scout e la costruzione degli angoli di squadriglia sia in sede che nel cortile, in forma di giardino, per il periodo estivo. Infatti il giardino fu adornato di piante (l’attuale pineta) e costruzioni come tavoli, scanni, portaguidoni e al centro del cortile fu costruita la torretta per il palo dell’issa bandiera.
Il ricordo di Don Bisinella è strettamente legato anche alla fomosa statuetta in legno della Madonnina del Monte Grappa a cui tutto il gruppo è stato da sempre legato e che ha accompagnato gli scout anche i tutti i campi estivi organizzati in quegli anni. La Madonnina fu anche alcuni decenni dopo trafugata dalla sede degli scout dove aveva il suo posto d’onore e poi fu ritrovata dalla polizia dopo lunghe indagini senza mai però scoprire chi furono gli autori di questo furto sacrilego che, come riportato dai giornali dell’epoca sdegnò la comunità scout e tutta la cittadinanza. Ancora oggi gli scout custodiscono la Madonnina nella sede degli Esploratori, con accanto la Fiamma di Reparto!
L’esploratore dell’epoca Antonio Festa ci ricorda che, la statua della Madonnina del Monte Grappa fu commissionata negli anni ’50 da don Giovanni Bisinella presso lo studio di sculture Mussner di Ortisei. Essa, scolpita interamente in legno di tiglio era situata in un’edicola posta a sinistra dell’ingresso della sede, dove ora è posizionata un’altra statua della Madonna in teca di vetro nel cortile della Caritas Diocesana San Severo, a fianco di un bellissimo albero di acero nero (detto l’albero di Giuda) e seguiva sempre gli scout in tutti i campeggi, come testimoniato da molte foto come alla S. Messa al campo San Vito di Cadore nel 1961 e al campo di Auronzo nel 1962
L’altro esploratore dell’epoca, Fernando Cicconi, ci ricorda anche che Don Bisinella, detto famigliarmente prete Falegname per la sua passione nelle sculture ed il traforo in legno, ha dipinto diversi quadri ad olio tra cui un quadro con Don Bosco e Domenico Savio che era posto nel suo ufficio di Economato dell’ Istituto Salesiani.
Il 1949 è l’anno in cui viene nuovamente ufficializzato, dopo la guerra, il Gruppo SAN SEVERO 1, in quanto già censito con il proprio nome nell’ASCI.
Il colore del Gruppo cambiò e divenne semplicemente tutto bianco. Nel mese di Luglio venne organizzato il primo campeggio nella Valle di Canneto sulle sponde del fiume “Settefrati”, in provincia di Frosinone, sulle sponde del fiume Meta e vi parteciparono 3 squadriglie del riparto e 2 sestiglie dei lupetti.
Da quel momento il Gruppo procedette spedito fino ai giorni nostri, con le varie attività: campeggi, San Giorgio, bivacchi, uscite ed altro.
I colori del gruppo cambiarono ed il fazzolettone si presentò bianco con due fasce laterali rosse, immutate fino ad oggi.
In quell’anno venne a trovare gli Esploratori a San Severo Don Antonio La Medica e il Prof. Antenore di Torremaggiore per chiedere la collaborazione alla guida del gruppo di esploratori “Torremaggiore 1” da essi fondato affinché si radicasse nel tessuto cittadino di Torremaggiore. Fu così che Antonio Iafelice tre volte alla settimana con al sua Vespa si dirigeva a Torremaggiore per fare attività con gli esploratori di Torremaggiore che la Domenica invece veniva a San Severo e svolgevano le attività con i ragazzi del nostro gruppo.
Nel 1950 i capi censiti erano Don Bisinella (AE), Antonio Iafelice (capo riparto e capo gruppo) con Dino Morrica e Emilio Cocca come aiuti, Baldassare (Akela), Francesco De Cosmo e Luigi Pazienza. Tra i soci adulti venne censito anche il dott. Alessandro Longinotti che aiutò molto il gruppo nella costruzione del locale adiacente per i lupetti e mise a disposizione anche la sua tenuta sul Gargano per organizzare i bivacchi di fine settimana.
E’ da ricordare in quell’anno, con tanto orgoglio, l’offerta di un pallone di cuoio fatta dal Papa Pio XII ai ragazzi del gruppo a seguito di un lavoretto fatto dai ragazzi ed offertogli a mezzo del Dott. Langinotti.
Nel 1951 il Gruppo fù visitato da due fondatori dello Scoutismo Italiano il prof. Mario ;Mazza e il prof. Salvatore Salvatori. Inoltre organizzò per la prima volta un Jamboree a livello regionale con un “Campo della Primavera” nel bosco della Incoronata, vicino Foggia, in cui bisognava superare una serie di prove da parte di tutti i Riparti che vi parteciparono, dove le gare delle squadriglie erano davvero vaste e impegnative.
Nel 1953 invece il Gruppo partecipò alla “Grande Corsa” e vinse fregiandosi del titolo prestigioso di “Reparto B.P.” così come testimoniato dalla storica pergamena dell’A.S.C.I. datata 19 Marzo 1953 con la quale il Commissario Centrale alla Branca indirizzava ad Antonio Iafelice, in qualità di Capo dell’Altra Squadriglia del Riparto del San Severo 1 l’ammissione alla “Grande Corsa”.
Nel 1954 il Gruppo San Severo 1 partecipò al primo Campo Nazionale in Val Fondillo nel Parco Nazionale d’Abruzzo.
Nel 1958 nacque il Clan Monte Grappa nel mese di ottobre di quell’anno, con la salita dal Riparto di n. 6 novizi, quattro del San Severo 1 e due dell’Apricena 1, censito con il nostro gruppo, che si sono organizzati per proseguire le attività scautistiche per una formazione più approfondita, per poi entrare nelle varie branche a prestare i propri servizi come capi; vennero formate due pattuglie di tre rover ciascuna: la “Stella Polare” con capo pattuglia Fernando Cicconi e “Il Sentiero” guidata da Alfio Nicotra.
Fu chiamato così perchè i due capi pattuglia, precedentemente, hanno svolto il proprio Hike di 1ª classe appunto sul Monte Grappa come da testimonianza diretta di Antonio Festa.
Degli anni dal 1956 al 1964 abbiamo ritrovato grazie alla cura e custodia da parte di uno dei nostri esploratori dell’epoca, Claudio Domenico Di Fazio, due documenti storici molto importanti che ci consegnano uno spaccato della vita del Riparto e delle Squadriglie in quegli anni.
Si tratta del “Quaderno di Caccia” e del “Diario di Roverismo” di Zanna Bianca (al secolo Fermando Cicconi).
Abbiamo conservato anche un dialogo “emozionante” tra Claudio e Fernando, dove quest’ultimo ringrazia tanto Claudio per aver conservato con cura i suoi quaderni e diari che aveva oramai dato per dispersi. Ricorda Fernando che non riesce a ritrovare altri quaderni in cui con la solita cura descriveva i campeggi e gli episodi di scoutismo avvenuti tra il 1953 e il 1955 durante i quali fecero due campi a Capracotta e il Jamboree nel Marsicano in Abruzzo.
Il diario descrive episodi di Roverismo del Clan Monte Grappa San Severo 1. Viene riportato anche il campeggio “Fuori Ordinanza” del 64 con alcuni amici torinesi non scout a Fiera di Primiero.
Nel 1962 si organizzò per la prima volta la cerimonia della Cresima a cui partecipò il Vescovo Mons. Vailati. Quell’anno prese vita anche una testata “La Caffettiera” con varie ed interessanti rubriche scout e non solo su argomenti come la “coeducazione”.
Nel 1963 e 1964 con la partenza di Don BISINELLA, il Gruppo affrontò un periodo di crisi restando senza Assistente Ecclesiastico.
Nel 1971 il Gruppo partecipò al campo estivo a Puos D’Alpego durante il quale lo scout Pasquale De Salvo, pronunciò la sua promessa nell’uscita svolta presso il Sacrario militare di “Re D’Italia” e fu un momento molto commovente. In quegli anni il movimento scout a San Severo era molto vivo e vi furono molte adesioni al Gruppo, tanto da aprire un altro Branco: “FAMIGLIA FELICE”.
Nel 1972 – 1973 alcuni capi lasciarono la Comunità Capi del Gruppo San Severo 1 per fondare un altro Gruppo, il San Severo 2 che trovò ospitalità presso la Chiesa Santa Maria delle Grazie. Nello stesso anno don UMBERTO PRATTICHIZZO assunse incarico di Assistente Ecclesiastico del Gruppo.
Nel 1974 i due Branchi SION e FAMIGLIA FELICE si unificarono dando origine all’attuale Zefferino Numunkurà.
Nel 1975 il Clan partecipò alla Route Nazionale R/S “Costruiamo il nostro tempo” sul Monte Rosa.
Nel 1982 altri capi lasciarono il Gruppo per una nuova avventura: fondare un ulteriore gruppo scout, il San Severo 3 con sede presso la Parrocchia di San Bernardino.
Il 1986 segna due eventi importanti per il Gruppo: l’adesione del Clan alla Route Nazionale dei Piani di Pezza per R/S con 14.000 partecipanti, per la quale una foto del clan intento alla costruzione della grande croce fu utilizzata come copertina della rivista dell’epoca “Jesus – Mensile di cultura e attualità cristiana” e la riapertura della branca GUIDE, grazie alla disponibilità di Lina Fiameni, Maria Damone e Maria Scoca con due squadriglie, la VOLPE e la LEONE.
Nel 1989 il Reparto partecipa al Campo Nazionale “Alisei” della branca E/G.
Nel 1989 la nostra guida Giuliana Fabiano partecipa al “XVI World Scout Jamboree” a Sidney in Australia
Nel 1994 il Gruppo partecipa al Campo Nazionale “Tre Foglie”.
Nel 1997 la Comunità Capi partecipa alla Route Nazionale Capi a Piana di Verteglia
Nel 2004 il Gruppo partecipa al raduno nazionale Agesci e Masci e al rinnovo della Promessa in Piazza San Pietro a Roma.
Nel 2014 il Clan Montegrappa partecipa alla Route Nazionale RS a San Rossore.
Nel 2017 il Clan Montegrappa del San Severo 1, gemellato con il clan del gruppo scout del Torremaggiore 2 si è messo in cammino “Alla scoperta di Dio nella lettura di se stessi, nella contemplazione tesa all’annuncio” sul Cammino Portoghese verso Santiago de Compostela, con il seguente “Taccuino di marcia”: San Severo, Bergamo, Porto, Ponte de Lima, Tui, Pontevedra, Caldas de Reis, Padron, Santiago de Compostela. I Rover hanno gioito della Strada, autentica esperienza di cammino, il coraggio di uscire, di abbandonare ripari e difese troppo spesso limitanti, di rinunciare a quanto già si ha per ottenere ciò di cui si avverte il bisogno: questo è mettersi per strada.
Nel 2022 il Gruppo si ritrova a festeggiare 100 anni di attività.
Un traguardo importante raggiunto grazie alla volontà, impegno, entusiasmo dei ragazzi e dei capi scout che in tutti questi anni ed ancora oggi hanno deciso di indossare la divisa del Gruppo Scout San Severo 1, apprezzando nel metodo un nuovo modo di vivere: più sano, più istruttivo e più giusto.
Fonte: “In cammino da 50 anni” realizzato dalla Casa Editrice Gerni Editori, nella persona di Alfio Nicotra e le Grafiche Sales di San Severo.